Re-Lender, l’investimento immobiliare a portata di click

Re-Lender, l’investimento immobiliare a portata di click

Il settore immobiliare è sempre stato considerato un investimento sicuro e profittevole, ma di certo non accessibile a tutti. Acquistare un immobile, infatti, non è proprio un’operazione così immediata e, soprattutto, richiede un discreto capitale di partenza.

Anche una volta entrati in possesso del nostro beneamato “mattone”, dobbiamo essere bravi e fortunati a rivenderlo sul mercato a un prezzo più alto e, nel caso decidessimo di affittarlo, dovremmo tenere in considerazione tasse, spese di manutenzione e sbattimenti vari.

Per fortuna, la tecnologia per una buona volta ci viene in aiuto, permettendoci di investire in progetti immobiliari anche con capitali modesti e senza lungaggini burocratiche.

Come? Grazie al cosiddetto crowdfunding immobiliare.

In che cosa consiste il crowdfunding immobiliare?

In generale, il crowdfunding è un sistema di raccolta fondi che, attraverso una piattaforma digitale, permette a un ampio numero di persone di contribuire anche con piccole somme di denaro. Nel caso specifico del crowdfunding immobiliare, i progetti dei vari costruttori vengono finanziati da una pluralità di soggetti, e non dai classici mutui delle banche.

La raccolta può avvenire in due modi. Chi finanzia può prestare i propri soldi al promotore del progetto immobiliare (lending) ricevendo quindi degli interessi, oppure diventare un socio effettivo dell’azienda costruttrice (equity) e spartirsi così una fetta degli utili, se ci saranno. È evidente come il prestito risulti meno “impegnativo” e meno rischioso della seconda opzione, anche se avrà dei ritorni inferiori.

In entrambi i casi, il grosso vantaggio è quello di poter investire in case, uffici, palazzi e capannoni a prescindere dalla grandezza del proprio portafoglio, in alcuni casi anche con poche decine o centinaia di euro.

Re-Lender, come funziona il prestito immobiliare

Tra le numerose piattaforme in circolazione, ho deciso di concentrarmi su Re-Lender, la quale, come dice il nome stesso, è specializzata in prestiti e, più nello specifico,in progetti di riconversione immobiliare. Grazie all’intermediazione di Re-Lender, è possibile prestare dei soldi ai promotori che ne fanno richiesta e ricevere degli interessi periodici, in genere su base mensile, che possono anche superare il 10% lordo all’anno.

Il funzionamento della piattaforma è piuttosto semplice: dopo essersi registrati ed aver completato le procedure di verifica dell’identità, è sufficiente fare un bonifico di qualunque cifra per caricare il proprio wallet. Una volta fatto questo, ci bastano davvero pochi click per aderire a uno o più progetti e iniziare a maturare i relativi interessi. Stessa cosa vale per il momento in cui decidessimo di prelevare i guadagni e spostarli sul nostro conto corrente.

Quali sono i vantaggi di Re-Lender?

  • È una piattaforma estremamente facile e di immediato utilizzo. Tutte le operazioni, infatti, si possono completare davvero con pochi click.
  • Si possono finanziare progetti con qualunque somma di denaro e senza alcuna commissione, nemmeno per i depositi e i prelievi.
  • Re-Lender agisce da sostituto di imposta, prelevando le tasse alla fonte come farebbe qualunque altro istituto bancario.

Quali sono gli svantaggi di Re-Lender?

  • Le opportunità di prestito sono limitate e, di solito, vanno a ruba in poche ore.
  • Anche se è possibile “rivendere” ad altri utenti le proprie quote prestate, l’investimento è da considerarsi illiquido. Quindi, non sarà possibile riavere indietro il capitale prima della scadenza del prestito.
  • Anche se il settore immobiliare in Italia è considerato piuttosto “solido”, gli investimenti proposti dalla piattaforma sono comunque da ritenersi ad alto rischio, nel senso che c’è sempre la possibilità di perdere tutto o, in parte, il proprio denaro. Questo può succedere se il progetto immobiliare non va a buon fine oppure la società proponente non riesce, per qualunque motivo, a far fronte ai propri impegni.

Alcune raccomandazioni prima di buttarsi a capofitto

Il fenomeno del crowdfunding è giovane, promettente, ma non esente da rischi. Le operazioni immobiliari vengono selezionate con cura dalle varie piattaforme, anche in base alla probabilità di successo, e i ritorni medi dell’investimento sono sicuramente interessanti, anche oltre il 10% annuo del capitale investito; tuttavia, vale la pena concentrarsi prima sull’alto livello di rischio.

In generale, più i rendimenti attesi sono alti, più l’investimento è da considerarsi rischioso. In particolare, investire troppi soldi su un singolo progetto o su una singola società non è mai consigliabile, perché, se succede il patatrac, risulteremmo troppo esposti alle perdite.

Per concludere, il crowdfunding immobiliare può costituire un’alternativa interessante per diversificare o rendere un po’ più aggressivo il proprio portafoglio di investimenti, ma bisogna essere sempre consapevoli dei rischi, investendo in queste operazioni soltanto i soldi che siamo disposti a perdere e, soprattutto, senza conseguenze.

Scritto da
Gianluca Riboni
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Gianluca Riboni

Pensatore e capo tribù NAZAV, personal trainer non convenzionale, ambasciatore dello yoga e della risata, scrittore e blogger incompreso. Scrivo quello che mi passa la testa, nella speranza di lasciare un segno su questo pianeta. Sempre in Arial 11.

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