Fooocus, come ti creo un’influencer da zero

Fooocus, come ti creo un’influencer da zero

Ti presento Kathie: è giovane, graziosa, solare, e ha tutte le carte in regola per diventare un’influencer acchiappa-follower.

Non trovi?

Kathie, però, come avrai capito, non esiste nel mondo reale: infatti, è stata creata artificialmente dal sottoscritto con l’ausilio di Fooocus, un programma di AI generativa open source. A differenza di altri servizi più famosi come DALL-E, Leonardo Ai e Midjourney, Fooocus è completamente gratuito e il codice con cui è stato realizzato è, per l’appunto, accessibile e modificabile da chiunque.

Fin qui sembra tutto bello e meraviglioso, ma dobbiamo prestare attenzione al fatto che generare immagini tramite AI è un processo molto dispendioso in termini di risorse computazionali: per questo motivo, a differenza dei suoi più blasonati cugini, Fooocus richiede di essere installato direttamente sul nostro computer affinché si possa sobbarcare tutto il lavoro.

In alternativa, se il nostro PC casalingo è troppo arrugginito, il programma può essere fatto girare (con qualche mal di testa) su Colab, la piattaforma di Google che permette di eseguire del codice in Cloud, cioè sfruttando la potenza delle macchine targate BigG.

In pochi minuti, con Fooocus potrai generare tutte le immagini che vuoi attraverso il modello di apprendimento automatico Stable Diffusion. Nel caso di Kathie, ispirata alla protagonista di un mio romanzo, sono riuscito a creare più immagini simili utilizzando la prima versione della foto come “riferimento”. In altre parole, l’AI riconosce i lineamenti del viso presenti nella foto originale e li trasferisce, con più o meno precisione, anche nelle immagini generate successivamente.

Qui ha deciso l’AI di non metterle i vestiti, lo giuro!

In buona sostanza, attraverso questa tecnologia posso dare vita a un personaggio “persistente” e ritrarlo in una varietà pressoché infinita di pose e situazioni.

In questo video che ti consiglio di guardare, vengono spiegati tutti i singoli passaggi per ottenere un risultato tanto incredibile.

Il bello di Fooocus è che, oltre all’eventuale modifica delle immagini e al già citato riconoscimento del volto, si possono scegliere un bel po’ di opzioni, sia per quanto riguarda la qualità dell’immagine, sia per quanto riguarda lo stile applicato.

Inoltre, rispetto alle AI proprietarie, qui non sono presenti censure: se decidi cioè di “mettere a nudo” la tua influencer (non che io ci abbia provato, eh?), Fooocus non ne resterà affatto scandalizzato, diciamo così.

Che cosa aspetti? Spogliami!

Le magagne, però, restano quelle tipiche dell’AI generativa: imprecisioni, sbavature e incongruenze nelle immagini sono sempre in agguato e le probabilità di riuscire a farsi capire con precisione e ottenere esattamente il risultato desiderato sono alquanto scarse. Ma, come ho già avuto modo di profetizzare in modo un po’ incauto, l’AI generativa, per quanto sia ancora piuttosto acerba, sulla distanza è destinata a trionfare nella produzione dei contenuti.

Nel frattempo, sappi solo che l’AI generativa si comporta né più né meno come un grafico in carne e ossa: non fa mica quello che vuoi, ma quello che è capace di fare.

Scritto da
Gianluca Riboni
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Gianluca Riboni

Pensatore e capo tribù NAZAV, personal trainer non convenzionale, ambasciatore dello yoga e della risata, scrittore e blogger incompreso. Scrivo quello che mi passa la testa, nella speranza di lasciare un segno su questo pianeta. Sempre in Arial 11.

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