Forest, l’app definitiva per liberare la tua produttività

Forest, l’app definitiva per liberare la tua produttività

Vorresti impiegare al meglio il tuo tempo, magari per prepararti a un esame che incombe minaccioso o terminare una presentazione di lavoro che stai rimandando da tempo immemore? Vorresti eliminare qualche distrazione di troppo e dedicare tutta la tua concentrazione a un compito ben specifico, perché, evidentemente, stai riuscendo a combinare poco o nulla?

Ebbene, lo sappiamo tutti chi è il principale colpevole. Sì, proprio lui, il telefonino. Accucciato lì vicino a noi, ammiccante, onnipresente, inesauribile dispensatore di dopamina. Basta un attimo per lasciarsi irretire, cedere alla tentazione di una sbirciatina che, dopo qualche istante, si trasforma in un vorace scrolling senza fine.

Su questo fronte, non so tu, ho perso numerose battaglie. Però ho avuto la fortuna di trovare un trucchetto, direi piuttosto semplice, per ritagliarmi ogni tanto del tempo cosiddetto “produttivo” (e lo sto usando anche per scrivere queste righe, lo sai?).

La soluzione in cui mi sono imbattuto qualche tempo fa si chiama Forest ed è una delle innumerevoli applicazioni mobile progettate per combattere la telefonino-dipendenza e neutralizzare ogni possibile fonte di distrazione digitale come e-mail, notifiche, feed social e via discorrendo.

Che cosa mi piace dell’app Forest?

Per non farci restare troppo incollati allo schermo, l’applicazione utilizza un espediente davvero carino attraverso la cosiddetta gamification. Infatti, durante il tempo che noi dedichiamo alla “concentrazione”, questa app fa crescere un alberello virtuale all’interno del nostro telefono.

Basta impostare un timer a seconda del periodo in cui desideriamo staccare e, una volta partito, il telefonino ci verrà “sequestrato” impedendo così di utilizzare altre applicazioni (aperta parentesi, questa è l’impostazione più estrema, ma non obbligatoria, eh? Si può decidere anche di far partire il timer e vedere un messaggio scorbutico che ci invita semplicemente a tornare al lavoro, chiusa parentesi).

headspace 1      headspace 2

Se riusciamo a “resistere” per il tempo prestabilito, l’albero metterà su radici e crescerà rigoglioso, altrimenti no. E più lungo sarà il tempo che noi dedichiamo alla concentrazione, più l’albero risulterà grande, forte e in salute.

Utilizzando regolarmente questa applicazione a supporto delle nostre attività, ci ritroveremo alla fine con una bella foresta in grado di fornire, allo stesso tempo,una statistica generale relativa al nostro comportamento virtuoso nel corso dei mesi e addirittura degli anni.

Poteva mancare una versione PRO?

Forest è gratuita nelle sue funzioni base, ma di certo non poteva mancare una versione a pagamento. Con pochi euro al mese, infatti, potrai collezionare una varietà più ampia di alberi e piante, utilizzare l’app insieme agli amici in modalità cooperativa, rimuovere una volta per tutte gli annunci pubblicitari, guadagnare dei trofei (anche questi virtuali, eh?), accedere a statistiche più dettagliate e, soprattutto, convertire le monete ottenute nel gioco per piantare dei veri alberi (al momento in cui scrivo, parliamo di oltre un milione e mezzo di nuovi alberi che hanno già messo radici nel mondo).

In conclusione

A conti fatti, siamo di fronte a giochino semplice ed efficace che, per quanto mi riguarda, sta funzionando davvero alla grande. Senza troppi fronzoli, e in modo divertente, Forest riesce a pieno nel suo intento: ridurre le ore passate a distrarsi e convertirle in attività più produttive e focalizzate. E questo articolo che ho scritto mentre piantavo un paio di piccoli abeti sullo schermo del mio smartphone, me lo auguro, ne è la prova lampante. 😉

Scritto da
Gianluca Riboni
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Gianluca Riboni

Pensatore e capo tribù NAZAV, personal trainer non convenzionale, ambasciatore dello yoga e della risata, scrittore e blogger incompreso. Scrivo quello che mi passa la testa, nella speranza di lasciare un segno su questo pianeta. Sempre in Arial 11.

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