Una doccia fredda al giorno leva il medico di torno

Una doccia fredda al giorno leva il medico di torno

Fin da piccoli ci hanno sempre raccomandato di non prendere freddo, perché altrimenti saremmo finiti dritti dal dottore con tosse e mal di gola, altrimenti il nostro fisico si sarebbe indebolito a tal punto da lasciare via libera ai più sgradevoli virus e bacilli. Ma se fosse vero il contrario?

Se l’esposizione al freddo ci venisse in aiuto proprio per diventare più forti e più resistenti a raffreddori e malanni di vario genere?

Dopotutto, il freddo è un potente antinfiammatorio. Se lo usiamo per allievare la “bua” quando ci procuriamo qualche contusione o qualche bernoccolo, perché non dovrebbe funzionare anche da sani? Perché il freddo non dovrebbe aiutarci cioè a combattere quelle infiammazioni che, magari in silenzio, affliggono il nostro organismo e, a lungo andare, lo debilitano? Perché non dovrebbe aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario, rendendolo più efficiente e più spietato di fronte ai microbi?

Molti resistono ancora all’idea, inconcepibile in effetti, che una bella doccia gelida al mattino possa portare grandi benefici, se questa riesce a diventare una sana abitudine. Molti hanno paura perfino di provare, perché credono che sia la ricetta giusta per beccarsi una bella broncopolmonite e continuano a ripetersi che no, non fa assolutamente per me.

Anche l’esercizio fisico, all’inizio, provoca parecchio disagio. Chi va a correre per la prima volta, per esempio, sa quanto male ci si sente, come se il cuore volesse scoppiare e i polmoni lacerarsi da un momento all’altro. Ma dopo un po’, con la costanza e nonostante la fatica, l’attività fisica può diventare addirittura piacevole. La stessa identica cosa avviene con le docce fredde. Le prime volte il respiro si arresta, il corpo si attorciglia su sé stesso come se volesse proteggersi da una sfilza di coltellate e magari potrebbe uscire spontaneo qualche gridolino poco virile, diciamo così.

Ma una volta superate le prime difficoltà, procedendo per gradi e riuscendo a controllare il respiro, non dico che ti butterai sotto il getto d’acqua gelida con chissà quale entusiasmo, però diventerà una cosa naturale da fare, capace di darti in pochi attimi anche una bella sensazione.

Il freddo, infatti, non solo riduce le infiammazioni e rinforza il sistema immunitario, ma ha anche un effetto benefico sulla pelle e sulla circolazione sanguigna, ti aiuterà a svegliarti dal letargo mattutino e ti trasmetterà una bella sferzata di energia.

Non è un caso che, attorno al freddo e ai suoi effetti taumaturgici, un certo Wim Hof abbia costruito la sua popolarità. Per chi ancora non lo sapesse, Wim Hof è un atleta olandese salito alla ribalta per le sue imprese “estreme”, come nuotare nei mari ghiacciati o correre a piedi nudi sulla neve, insomma, cosucce alla portata un po’ di chiunque. Il metodo che porta il suo nome (ne ho scritto più nel dettaglio qui) prevede infatti un’esposizione graduale al freddo, come per esempio, al di là delle già citate docce infami, abituarsi a mettersi meno vestiti addosso o immergersi in piacevolissimi bagni ghiacciati.

Ora lo so che, a questo punto, ci sarà qualcuno che fraintenderà del tutto questo messaggio, che penserà al freddo come la medicina per tutti i mali e inizierà ad andare in giro in mutande nel bel mezzo di una nevicata. In realtà, il freddo non è onnipotente. Non è che con le docce fredde si diventa Superman da un giorno all’altro. Per un corpo forte e in salute ci sono altri accorgimenti da tenere a mente, come una sana alimentazione e un sonno di qualità, giusto per citarne qualcuno.

Il freddo, per farla breve, va usato con rispetto, cautela e buon senso. Non si può improvvisare e non si deve mai esagerare, pensando che, se una cosa va bene, allora me la devo sorbire in quantità industriali.

Resta il fatto, però, che il freddo è una potente medicina naturale e va accolta a braccia aperte nella nostra vita. La doccia fredda resta sicuramente il metodo più pratico, anche se richiama alla memoria una vita un po’ da caserma. Ma d’altronde, come per ogni abitudine sana che si rispetti, ti assicuro che lo sforzo verrà ripagato con gli interessi. La prossima volta che fai la doccia, quindi, prova a girare la manopola dalla parte sbagliata.

PS. Se vuoi approfondire questo tema, ti consiglio la lettura di questo articolo:
Metodo Wim Hof, quando il freddo fa bene alla salute

Scritto da
Gianluca Riboni
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Gianluca Riboni

Pensatore e capo tribù NAZAV, personal trainer non convenzionale, ambasciatore dello yoga e della risata, scrittore e blogger incompreso. Scrivo quello che mi passa la testa, nella speranza di lasciare un segno su questo pianeta. Sempre in Arial 11.

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