Immagini embedded nelle e-mail, vantaggi e svantaggi

Immagini embedded nelle e-mail, vantaggi e svantaggi

Perché non usare le immagini embedded nelle vostre campagne e-mail. E come limitare i danni qualora vogliate far vedere subito le immagini ai vostri destinatari. A tutti i costi.

Nel precedente post, Immagini sì, immagini no, ho affrontato un noto problema legato all’e-mail marketing: il blocco delle immagini nelle e-mail HTML.

Quando un destinatario riceve una mail, potrebbe non vedere subito le immagini contenute nel messaggio (perché bloccate dal suo programma di posta per ragioni di sicurezza), e deve fare un click per scaricarle e visualizzarle.

Ho dato alcuni consigli su come risolvere il problema, ma non ho detto molto sulla via più diretta per aggirarlo, le immagini embedded, e pertanto vorrei approfondire qui vantaggi e svantaggi legati al loro utilizzo.

Ma cosa si intende esattamente per immagini embedded?
Dovete sapere che, per inserire le immagini in un’e-mail HTML, abbiamo due possibilità:

  • Immagini con percorso assoluto
    In questa modalità, quella consigliata e maggiormente diffusa, le immagini non risiedono fisicamente nel messaggio vero e proprio, ma si trovano da un’altra parte, su un server remoto (per esempio quello che ospita il nostro sito), e vengono richiamate attraverso dei link presenti nella newsletter.
    Se la comunicazione tra la mail e il server viene interrotta, come nel caso di un filtro di sicurezza, o quando le mail vengono lette offline, le immagini non vengono visualizzate.
  • Immagini allegate al messaggio
    In questa modalità, le immagini vengono incorporate nel messaggio e, scaricando la mail, vengono automaticamente scaricate anche le immagini, superando così eventuali problemi di blocco.

Detta così, sembrerebbe una soluzione facile e immediata. Allego le immagini nella mia newsletter e il destinatario le vedrà subito senza dover fare nulla. C’è un però. Un grosso però.
Gli svantaggi di usare immagini embedded superano di gran lunga i reali benefici. Vediamo subito quali sono:

  • Alto rischio di spam
    Le immagini embedded sono un escamotage per aggirare dei blocchi e pertanto non possono che essere viste con sospetto dai filtri antispam.
    Molti di essi assegnano un punteggio negativo e altri, come Norton Antispam, bloccano a priori qualunque e-mail che ne faccia ricorso. Ne vale davvero la pena?
  • Maggior peso delle e-mail
    Le immagini embedded fanno parte del messaggio a tutti gli effetti e pertanto contribuiscono ad aumentare il peso in Kb della mail.
    Questo vuol dire che, se non stiamo attenti a quello che inviamo, le nostre newsletter potrebbero letteralmente intasare le caselle di posta dei nostri potenziali clienti.
  • Compatibilità con i client di posta
    Se è vero che, come abbiamo sempre detto, ogni client di posta si comporta in modo diverso, il discorso vale anche per le immagini embedded. Non possiamo sapere a priori come si vedranno nella casella di posta del destinatario. Le immagini potrebbero essere bloccate, oppure apparire come allegati veri e propri, oppure non visualizzarsi affatto.
    Le immagini embedded, come dimostrano i test effettuati da Campaign Monitor, non sono efficaci al cento per cento.
  • Problemi con il tracciamento delle aperture
    La registrazione delle aperture avviene grazie al download di un’immagine in remoto, non visibile all’utente. Abilitando le immagini embedded, non possiamo fare ricorso a questo espediente, con il rischio di ottenere misurazioni parziali e poco accurate. Anche qui, ne vale la pena?

Alcune raccomandazioni

Detto questo, è meglio usarle o non usarle? Le opinioni degli esperti non sono sempre concordi.
C’è chi le sconsiglia nella maniera più assoluta e chi invece non le esclude a priori, purché siano utilizzate su quei destinatari che non hanno riscontrato problemi di visualizzazione e di consegna.
Personalmente preferisco la strada della prudenza. Gli svantaggi sono nettamente superiori ai vantaggi, e il tasso di consegna è più importante delle immagini visualizzate.

Qualora vogliate comunque ricorrere alle immagini embedded, raccomando di:

  • Limitare il numero e il peso delle immagini in modo da contenere il peso complessivo delle e-mail spedite.
  • Usare le immagini embedded solo per quelle immagini che hanno un contenuto rilevante, come un banner pubblicitario o il logo aziendale, e non su tutte.
  • Monitorare attentamente i tassi di consegna e apertura e verificare che non ci siano cali legati alle immagini embedded.
  • Segmentare i destinatari e usare tali immagini sono su coloro che non riscontrano problemi di visualizzazione.
  • Testare le campagne e-mail sui principali client di posta e verificare che le immagini embedded siano correttamente supportate.
Scritto da
Gianluca Riboni
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Gianluca Riboni

Pensatore e capo tribù NAZAV, personal trainer non convenzionale, ambasciatore dello yoga e della risata, scrittore e blogger incompreso. Scrivo quello che mi passa la testa, nella speranza di lasciare un segno su questo pianeta. Sempre in Arial 11.

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