Scegliere l’oggetto di una newsletter

Scegliere l’oggetto di una newsletter

La scelta dell’oggetto di una newsletter non può essere affidata al caso: l’oggetto può determinare se sarà aperta oppure cestinata.

S cegliere l’oggetto giusto può essere determinante per il successo di una newsletter. Quando apriamo la nostra casella di posta, spesso decidiamo quali mail aprire e quali cestinare soltanto sulla base del mittente e dell’oggetto.
Mittente e oggetto insieme rappresentano il primo messaggio che leggono i potenziali destinatari. Il modo in cui ci presentiamo a loro per la prima volta.

Il nome del mittente esplicita chi sta comunicando, l’oggetto che cosa vuole proporre.
Non esiste un oggetto giusto in assoluto. L’oggetto è una scommessa, e per trovare quello più efficace ci vogliono test e sperimentazioni continue.

L’importante è seguire alcune semplici regole per non cadere negli errori più comuni:

1) L’oggetto deve informare, incuriosire, invitare

Lo spazio per l’oggetto di una mail è molto limitato: in molti programmi di posta, vengono visualizzati al massimo 50 o 60 caratteri. Per questo non dobbiamo mai sprecarlo con informazioni superflue, per esempio ripetendo il nome del mittente o inserendo la data di invio: sfruttiamolo sempre per scriverci il contenuto veramente importante.
In particolare, l’oggetto deve incuriosire, informare, invitare all’azione. Ma anche rassicurare: il lettore deve essere certo, infatti, di non avere di fronte spam, truffe o virus pericolosi!

2) L’oggetto non deve essere generico

Si crede che un oggetto generico, vago, che “vada bene per tutti”, sia più efficace di un oggetto specifico, concreto. Niente di più sbagliato.
Scrivere un oggetto del tipo “Promozioni in corso” non dice nulla rispetto invece a “Scegli il tuo libro a metà prezzo”. E’ vero che chi non è interessato ai libri probabilmente non aprirà la mail, ma non è detto che un oggetto più generico catturerà la loro attenzione.

3) L’oggetto non deve essere troppo ambiguo

E’ vero che un oggetto accattivante, creativo, ben scritto, può aumentare il numero di aperture. L’importante è non esagerare: se creiamo false aspettative, se facciamo promesse “favolose” che non possiamo mantenere, corriamo il rischio di deludere i nostri lettori.
Se il reale contenuto della newsletter e sul sito non è coerente con l’oggetto, quest’ultimo diventa uno specchietto per le allodole. I lettori ci cascheranno una volta, ma poi non ci leggeranno più.

4) L’oggetto deve essere sintetico

Un oggetto troppo lungo rischia di essere “troncato” dalla maggior parte dei programmi di posta.
In ogni caso, anche quando l’oggetto è visualizzato per intero, i test di usabilità rivelano che lo sguardo dei lettori si concentra sulle prime parole sulla sinistra.
Per questo le prime tre parole sono quelle a cui prestare maggiore attenzione. Scegliamole bene.

Se gestiamo una newsletter periodica, infine, l’oggetto dovrebbe fungere da sottotitolo, anticipare i contenuti che i destinatari andranno a leggere, ed essere sempre diverso per ogni numero, in modo che l’attenzione dei lettori non cali nel tempo.

Scritto da
Gianluca Riboni
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Gianluca Riboni

Pensatore e capo tribù NAZAV, personal trainer non convenzionale, ambasciatore dello yoga e della risata, scrittore e blogger incompreso. Scrivo quello che mi passa la testa, nella speranza di lasciare un segno su questo pianeta. Sempre in Arial 11.

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